B-ped, una nuova realtà con le radici in Paolo Grassi
Lo scorso maggio è nata “B-ped”, associazione culturale formata da 13 diplomati della Civica Scuola Paolo Grassi
L’associazione non solo si propone di lavorare da supporto alla giovane coreografia e produzione artistica, ma si impegna anche nella promozione culturale, nel contatto tra arte e comunità. Dopo la partecipazione al festival “Teatrolab 2.0” di Gioia del Colle edizione 2022 con il progetto “Rifiorire”, che ha visto l’alternarsi di performance originali dei giovani autori dell’associazione e workshop per i giovanissimi della comunità locale, B-ped debutta a Milano con una performance-call to action parte di un progetto promosso dal Parlamento Europeo, ufficio di Milano, sui diritti della comunità LGBTQI+. Tutta la comunità scolastica è invitata a partecipare!Condividi
Let me come Home | Il Parlamento europeo per il rispetto dei diritti della comunità LGBTQI+
Nell’ambito delle iniziative in corso di svolgimento durante le settimane del Milano Pride, l’Ufficio di Milano del Parlamento europeo propone uno spettacolo inedito di teatro-danza, scritto e messo in scena per sensibilizzare alla promozione dei diritti delle persone LGBTQI+, dal titolo “Let me come Home - Il Parlamento europeo per i diritti LGBTQI+” e in programma
Venerdì 8 luglio 2022, ore 19.00 in piazza Santa Francesca Romana
Sotto forma di incursione urbana estemporanea, i corpi del pubblico e dei passanti saranno coinvolti all’interno della performance artistica, per una riflessione collettiva sulla dimensione dello spazio, della fisicità e dei confini di una convivenza inclusiva.
La coreografia, i testi e la musica sono curati dall’Associazione Culturale B-Ped MILANO, responsabile dell’esecuzione artistica. Lo spettacolo sarà realizzato in collaborazione con la Rappresentanza a Milano della Commissione europea, e con il sostegno del Comune di Milano, del Municipio 3 di Milano e di CIG Arcigay Milano.
Contesto
In occasione della giornata internazionale contro l'omofobia, la transfobia e la bifobia (il 17 maggio scorso), l’Unione europea ha ribadito il suo impegno per il rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali di tutte le persone, e per il contrasto delle discriminazioni, in particolare quelle basate sull’identità di genere e sull’orientamento sessuale, così da proteggere le comunità gay, lesbica, bisessuale, transgender e intersessuale (LGBTI).
Il Parlamento europeo si è schierato al fianco delle persone LGBTIQ+, prima condannando fermamente l’istituzione di “zone libere dall’ideologia LGBTI” in alcuni paesi europei, poi dichiarando l’Unione europea “zona di libertà”, dove a chiunque possa essere garantita la possibilità di mostrare pubblicamente l’orientamento sessuale o l’identità di genere, senza temere ritorsioni.