"Bataclan" di Emanuele Aldrovandi vince il Nastro d'Argento come miglior corto 2021

Emanuele Aldovrandi, diplomato presso la Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi, vince il Nastro d'Argento 2021 con il corto "Bataclan" che ha scritto e diretto

Il cortometraggio "Bataclan", scritto e diretto dal reggiano Emanuele Aldrovandi, ha vinto il Nastro d’Argento 2021, il più antico premio cinematografico italiano, assegnato dal 1946 dal Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani. L’opera di Aldrovandi aveva già vinto il Premio Rai Cinema al Festival di Roma.
Pubblicato il: 09/06/2021 Categoria: PREMI

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Bataclan

Il cortometraggio Bataclan, di cui Emanuele Aldrovandi firma soggetto, sceneggiatura e regia, ha vinto il Premio Rai Cinema al Festival Internazionale del Cinema di Roma. Il corto, girato in francese e ambientato a Parigi, è completamente reggiano come produzione, visto che è stato girato negli spazi dell’ex Ospedale giudiziario cittadino da una casa di produzione reggiana (Big Nose Production). Reggiano anche il direttore della fotografia, Alessandro Vezzani. Quasi tutti emiliani i professionisti coinvolti. “Bataclan” è il terzo cortometraggio scritto e diretto da Emanuele Aldrovandi e prodotto da Big Nose Production. Si tratta di un lavoro low-budget che però ha visto la partecipazione entusiasta di professionisti attivi da anni nel mondo del cinema che hanno creduto nel progetto e nella visione del regista.

Trama

Quando ci opponiamo alla violenza del terrorismo, qual è il modello di società che stiamo difendendo? Vogliamo tutti essere liberi, ovviamente, ma in cosa consiste la nostra libertà?

Una ragazza francese va in un commissariato per denunciare che il fratello Jamil è coinvolto nell’organizzazione degli imminenti attentati allo Stade de France e al Bataclan, ma l’atteggiamento della poliziotta non è quello che lei si aspetta.
Partendo da un fatto di cronaca che tutti conoscono e che si è indelebilmente segnato nella storia recente e sulla nostra pelle, le due protagoniste del film portano gli spettatori all’interno di una riflessione archetipica sui fondamenti della nostra società.

Emanuele Aldrovandi

Emanuele Aldrovandi (Reggio Emilia, 1985), laureato in Filosofia e diplomato alla Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi di Milano, è uno degli autori teatrali italiani più premiati e rappresentati. Ha vinto fra gli altri il Premio Riccione-Tondelli, il Premio Nazionale Luigi Pirandello e il Premio Hystrio, è direttore artistico dell’Associazione Teatrale Autori Vivi, ha lavorato con alcuni dei principali teatri italiani fra cui ERT – Emilia Romagna Teatro Fondazione, Teatro Elfo Puccini di Milano e Teatro Stabile di Torino e ha collaborato a progetti internazionali con Opera di Pechino, Sala Beckett di Barcellona, LAC di Lugano e The Tank Theater di New York. È uno degli autori selezionati da Fabulamundi Playwriting Europe e i suoi testi sono tradotti, messi in scena e pubblicati in inglese, tedesco, francese, spagnolo, polacco, sloveno, ceco, catalano, greco e arabo.
Nel 2018 ha iniziato a lavorare anche come sceneggiatore e regista e nel 2019 il suo secondo cortometraggio, Un tipico nome da bambino povero, è stato presentato al Giffoni Film Festival, ha partecipato a numerosi festival nazionali e internazionali, fra cui “Alice nella città” all’interno della Festa del cinema di Roma e ha vinto il Young Unicef Award 2020 al Ferrara Film Festival.
Si è occupato anche di eventi site-specific e installazioni museali. Insegna scrittura alla Civica Scuola di teatro Paolo Grassi di Milano e tiene vari workshop in Italia e all’estero.