Fabrizio Bentivoglio e Tommaso Ragno protagonisti della serie Amazon "Monterossi"
Fabrizio Bentivoglio e Tommaso Ragno, tra i famosi diplomati alla Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi, sono i protagonisti della nuova serie Amazon Original
Ha debuttato in streaming il 17 gennaio su Prime Video la serie Monterossi. Una crime ironica, disincantata e malinconica. Un prodotto diretto da Roan Johnson, con un gran cast e belle e calde atmosfere composte da Dylan e whisky.Condividi
Carlo Monterossi è un autore televisivo. Uno bravo, che non ama il suo lavoro. Quello che ama è vivere bene, Milano, la sua bella casa, rilassarsi con un buon whisky, Bob Dylan.
Una sera, mentre si sta rilassando, suona il citofono. Robecchi apre, e presto sulla porta si ritrova un uomo mascherato armato di pistola. Che gli spara. Gli spara e lo manca, per fortuna.
La polizia indaga, Monterossi non capisce perché gli abbiano sparato, e perché la stessa pistola ha fatto altre due morti. Allora indaga pure lui, quasi un po’ come Nero Wolfe, sguinzagliando in giro i suoi due assistenti, Nadia e Oscar.
Comincia così Monterossi, una gran bella serie tv Amazon Original, prodotta da Palomar, in streaming dal 17 gennaio su Prime Video.
Diretta da Roan Johnson, la serie è basata su quella dei romanzi scritti per Sellerio da Alessandro Robecchi (che, oltre a essere scrittore, è pure lui un autore tv) che vedono protagonista questo personaggio, che sullo schermo ha l’aria ironica e stropicciata di un Fabrizio Bentivoglio perfetto nella parte. E, se Bentivoglio è perfetto, il resto del cast non scherza: ci sono Diego Ribon e Tommaso Ragno nei panni di due poliziotti dai caratteri opposti; Carla Signoris in quelli di una conduttrice tv cinica e cinguettante; Martina Sammarco e Luca Nucera sono gli assistenti di Carlo; Donatella Finocchiaro una sua vecchia fiamma e Maria Paiato la sua agente.
I primi tre episodi della serie, che è scritta da Johnson, Robecchi e Davide Lantieri, è basata sul primo romanzo di Monterossi, “Questa non è una canzone d’amore”. I secondi tre, sul terzo dei libri di Robecchi, “Di rabbia e di vento”.