"Gazop" al XIV Festival internazionale del cortometraggio CORTI A PONTE

Selezione per il cortometraggio di animazione realizzato da Thea Ambrosini, Giovanna Gentilomo, Sara Oneda, Chiara Pagliarin e Francesca Zanoncelli diplomate presso la Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti

Il cortometraggio è stato selezionato anche al Cactus International Children's and Youth Film Festival che si svolgerà dal 3 al 14 maggio. Per la sua prima edizione il festival ha ricevuto 1.175 film da 88 paesi in tutto il mondo: Gazop, è uno dei 26 selezionati per la fase finale del festival e concorrerà per la categoria 4-10 anni. Il corto sarà mostrato agli alunni della fascia d'età ideale appartenenti alle scuole che partecipano al Festival. Parallelamente tutti i film selezionati verranno proiettati alla Giuria tecnica, che si affianca alle Giurie del Pubblico Bambini e Ragazzi. Tutti i film vincitori verranno proiettati durante la Cerimonia di Premiazione, che si svolgerà la sera del 5 giugno 2021 al Courmayeur Mountain Cinema di Courmayeur.
Pubblicato il: 03/05/2021 Categoria: PREMI

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Gazop

Selezione per Gazop il corto di animazione realizzato da Thea Ambrosini, Giovanna Gentilomo, Sara Oneda, Chiara Pagliarin e Francesca Zanoncelli al XIV Festival internazionale del cortometraggio CORTI A PONTE. Il film potrà partecipare al concorso internazionale BY 3.25, dedicato ai film per bambini e ragazzi, che si svolgerà dal 10 maggio al 22 maggio 2021.

Il festival è unico in Italia per la presenza di un’ampia sezione internazionale dedicata ai piccolissimi ed ai giovani, con proiezioni di cortometraggi fatti da bambini e ragazzi di tutto il mondo selezionati per qualità e valore culturale. Il tema dell’anno è la TECNOLOGIA intesa come l’insieme dei nuovi strumenti digitali per la gestione delle informazioni e per la comunicazione o più in generale i moderni strumenti elettronici.

Gazop

di Thea Ambrosini, Giovanna Gentilomo, Sara Oneda, Chiara Pagliarin e Francesca Zanoncelli

Gazop, un essere con fattezze umane, vive in una macchina fotografica, la sua vita consiste nel sviluppare i nastri degli oggetti che arrivano dal mondo esterno. Gli oggetti portano con sé i loro ricordi ed il protagonista riesce a viverli grazie ad un grammofono che ne restituisce la musica ovvero l'emozione. I ricordi cessano di esistere quando la musica finisce e per Gazop quello è il momento di aspettare un nuovo oggetto per emozionarsi ancora ed ancora. Un giorno al diaframma si affaccia uno specchio, oggetto che incanta il protagonista. Durante il processo di sviluppo un piccolo incidente fa accendere in Gazop un'idea rivoluzionaria, un’invenzione che gli farà rivivere veramente tutti i ricordi che son passati per la sua stanza cupa, a cui la luce ha impresso una nuova vita: il cinema.