La storia di Francesca Levato

Chi sono i nostri diplomati? Cosa fanno oggi?

Francesca Levato si è laureata in Traduzione. Oggi è traduttrice freelance, si occupa di traduzione e transcreation dal nederlandese e dall’inglese per il marketing tradizionale e digitale e studia il giapponese all’Università di Leida.
Pubblicato il: 06/07/2021 Categoria: ALUMNI STORIES

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Quale corso o corsi hai frequentato alla Civica Altiero Spinelli?

Triennale in Mediazione linguistica (laurea nel 2008) e magistrale in Traduzione letteraria (laurea nel 2010).

Perché hai scelto la Civica Altiero Spinelli?

Le lingue mi hanno sempre affascinato moltissimo, da quando alle elementari ho cominciato a studiare francese. Alle medie mi sono innamorata dell’inglese e alle superiori ho scoperto una disciplina che a me sembrava quasi un superpotere: l’interpretazione. La mia supereroina era Annie Demol, interprete, insegnante alla Civica e mamma di una delle mie più care amiche e compagne di liceo.

Io per una serie di coincidenze alla fine sono diventata una traduttrice. Annie ci ha lasciato nel 2016 e non posso fare a meno di ricordarla con affetto e gratitudine tutte le volte che ripenso alla mia scelta.

Quale è il tuo lavoro oggi?

Sono una traduttrice freelance. Mi occupo di blog e riviste cartacee e online, testi pubblicitari per la moda, il turismo e la cosmesi, contenuti editoriali per il cinema e lo streaming.

In futuro mi piacerebbe tornare alla narrativa, concentrarmi di più sugli audiovisivi e magari arrivare ai videogiochi. Chissà

In che modo la Civica Altiero Spinelli ti ha aiutato a trovare il tuo ruolo professionale?

È stato un percorso impegnativo, ma mi ha insegnato a comunicare davvero in un’altra lingua e a dialogare con un’altra cultura sia sul lavoro sia nella vita di tutti i giorni.

L’approccio pratico mi ha fatto capire subito le gioie (e i dolori!) del traduttore. È stato molto utile per impostare un buon metodo di lavoro quando ho deciso di dedicarmi alla libera professione.

Raccontaci la tua ultima esperienza professionale

Ho avuto la fortuna di trovare sempre lavori stimolanti e pertinenti. Nel mio ultimo ruolo da dipendente, ho lavorato come editor di contenuti per un’agenzia di comunicazione ad Amsterdam. Ho approfondito la conoscenza della SEO e imparato qualche trucco di scrittura per il marketing e la pubblicità.

Com’è cambiato il tuo lavoro con il Covid-19?

Non molto, visto che lavoravo come freelance già da un paio d’anni. Per fortuna i ritmi sono rimasti gli stessi e sono riuscita a trovare anche nuovi clienti. Ho rinunciato alle giornate di lavoro “alternative” nei miei bar preferiti, quello sì, ma non posso lamentarmi.

Che consiglio vuoi dare agli studenti di oggi della Civica Altiero Spinelli?

In generale consiglio di seguire sempre quello che si ama davvero, perché studiare qualcosa o fare un lavoro che non ci piace è una gran fatica che con gli anni si trasforma in enorme frustrazione… ma per capire le proprie passioni bisogna buttarsi in esperienze nuove, anche quando si pensa di non essere all’altezza.

Quindi: cercate di lavorare, studiare e vivere lontano da casa più che potete, viaggiate da soli anche se vi fa paura, non perdete di vista i cambiamenti intorno a voi, soprattutto quelli legati al vostro mestiere, dai CAT tool ai sistemi di gestione dei contenuti, fino al linguaggio inclusivo e ai nuovi strumenti di comunicazione.