La storia di Ilenia Montana

Chi sono i nostri diplomati? Cosa fanno oggi?

Ilenia è una interprete di conferenza e traduttrice. E' inoltre membro delle Associazioni di categoria di Italia e Spagna di Interpreti e Traduttori. Lavora tra la Spagna e l'Italia in vari settori che spaziano dalla moda alla cultura.
Pubblicato il: 30/08/2021 Categoria: ALUMNI STORIES

Condividi

Ilenia

Quale corso o corsi hai frequentato alla Civica Altiero Spinelli?

Ho frequentato il corso di laurea magistrale in interpretariato di conferenza.

Perché hai scelto la Civica Altiero Spinelli?

Perché è uno dei 3 corsi italiani riconosciuti dalla DG Interpretazione dell'Unione Europea, insieme a quelli delle Università degli Studi di Bologna e di Trieste e tra le varie città preferivo Milano.

Quale è il tuo lavoro oggi?

Lavoro come interprete di conferenza e traduttrice (libera professionista).

In che modo la Civica Altiero Spinelli ti ha aiutato a trovare il tuo ruolo professionale?

Indubbiamente la preparazione e la formazione ricevuta tanto a livello didattico che professionale non ha eguali. Una volta approdata nel mondo del lavoro avevo gli strumenti necessari per affrontare il mio lavoro: svolgere una traduzione su un brevetto europeo, prepararsi a una conferenza sullo smantellamento navale (per citarne alcuni).

Devo però ammettere che da un punto di vista di sbocchi lavorativi e questioni pratiche (come trovare clienti, come fare un preventivo, una fattura, gestire un cliente/un’agenzia) ho dovuto imparare tutto da sola con il classico metodo “sbagliando si impara”. Raccomando quindi questa magistrale per l’eccellente preparazione e formazione accademica, ma meno da un punto di vista di lavoro “fornito” e approccio al mondo del lavoro (“e questo come si fa?”).

Raccontaci la tua ultima esperienza professionale

La mia ultima esperienza professionale è stata lavorare come interprete di conferenza per un progetto europeo riguardante il riuso e l’economia circolare. La conferenza si è svolta su Zoom con tutti i problemi del caso e sono state due giornate molto impegnative.

Erano presenti otto partner da varie parti del mondo (Italia, Spagna ma anche Tunisia ad esempio, immaginate la loro connessione internet). Oltre a lavorare con una compagna di cabina virtuale, lavoravamo anche in relais: detta a volte "interpretazione indiretta"(gli interpreti lavorano da una lingua che non comprendono attraverso una lingua ponte). In questo caso, io e la collega offrivamo l’interpretazione dall’italiano allo spagnolo ai nostri colleghi della cabina spagnola che non capivano l’italiano e dovevano tradurre verso l’inglese al loro cliente finale che era della Tunisia e non capiva né italiano né spagnolo. Immaginate il tutto in remoto: sulle scrivanie (me ne servono due) avevo quattro dispositivi, due riunioni e tre chat aperte. Ah, nel frattempo interpretavo in simultanea che per i non addetti ai lavori significa ascoltare l’oratore che parla in una lingua e tradurre simultaneamente in un’altra lingua mentre si ascolta la propria resa (per evitare di fare errori ed eventualmente correggersi) e nel frattempo si continua ad ascoltare l’oratore per continuare a interpretare. Tutto questo, se fatto da remoto, implica gestire eventuali problemi tecnici e seguire altri dispositivi con i quali si interagisce con colleghi, cliente, organizzatori ecc. Sembra una follia. Lo è, ma non cambierei il mio lavoro per nulla al mondo!

Com’è cambiato il tuo lavoro con il Covid-19?

Inutile negare che sono stata ferma per i primi mesi di pandemia. Poi il tutto è passato ad essere in remoto e ad oggi posso dire che in un anno e mezzo di pandemia ho fatto solo una conferenza presenziale che però va definita ibrida: io e gli oratori eravamo sul posto (Vercelli) ma il pubblico era collegato da casa in diretta streaming. Il mio lavoro e la mia vita sono state stravolte dal Covid-19, adesso sono in attesa di capire cosa significherà per me la nuova normalità.

Che consiglio vuoi dare agli studenti di oggi della Civica Altiero Spinelli?

Avere tanta determinazione e curiosità ma soprattutto non scoraggiarsi mai. Questo lavoro è un punto interrogativo per definizione (pensate solo al fatto di iniziare a interpretare il discorso di un oratore senza sapere cosa dirà e se lo capirete). Per cui lo sconsiglio a tutti coloro che cercano una vita caratterizzata da stabilità (emotiva ed economica) e tranquillità.