La storia di Michela Medici

Chi sono i nostri diplomati? Cosa fanno oggi?

Michela Medici ha una laurea in Traduzione professionale, lavora come traduttrice specializzata nell’ambito del mercato siderurgico. IL suo sogno nel cassetto? Trovare il suo posto nell’editoria e nella traduzione di romanzi.
Pubblicato il: 21/11/2023 Categoria: ALUMNI STORIES

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1 michela medici

Quale corso o corsi hai frequentato alla Civica Scuola Altiero Spinelli?

Ho frequentato il corso di laurea magistrale in Traduzione, con inglese e spagnolo come lingue di lavoro.

Perché hai scelto la Civica Altiero Spinelli?

Ho scelto la Civica perché dopo aver partecipato all’Open Day nel 2020 sono rimasta estremamente affascinata dal piano di studi del corso di Traduzione e dalla figura del traduttore a cui, fino a quel momento, avevo pensato solo come a una professione irraggiungibile. Diciamo che la Civica mi ha permesso, invece, di vedere il traduttore come un professionista reale, e mi ha fatto pensare che anch’io avrei potuto diventarlo.

Che lavoro fai oggi?

Sono una traduttrice presso un’azienda che si occupa di analisi del mercato siderurgico. Occasionalmente mi occupo anche di tradurre e revisionare testi di vario genere per un’agenzia di traduzione.

In che modo le competenze acquisite durante il percorso accademico hanno contribuito a costituire la tua identità professionale?

Sicuramente il punto forte della Civica Altiero Spinelli è che il suo corso di Traduzione è altamente professionalizzante. Al contrario di quanto ho vissuto durante il mio corso di laurea triennale, ho potuto sperimentare da subito il lavoro del traduttore: quali tipi di testi può trovarsi di fronte, come affrontarli e con quali strumenti. A mio avviso, è stato particolarmente utile imparare cos’è un CAT tool, come si usa, e quali tipi ne esistono.
Inoltre, ho capito che il traduttore non “traduce e basta”, anzi, ha soprattutto il compito di comprendere a fondo il testo di partenza e individuare quali sono gli errori o i punti critici che lo contraddistinguono per poter rendere al meglio il significato nella lingua di destinazione. Per questo motivo, è fondamentale non solo conoscere la lingua dalla quale si traduce, ma anche e specialmente la lingua verso la quale si traduce, ossia la propria lingua madre.

Raccontaci la tua ultima esperienza professionale

Attualmente lavoro come traduttrice presso un’azienda che si occupa di analisi del mercato siderurgico. Mi occupo di tradurre report sugli andamenti dei prezzi dei prodotti in acciaio e delle materie prime, risultati finanziari delle aziende siderurgiche e notizie di attualità che riguardano il mondo della siderurgia. Inoltre, scrivo e pubblico notizie sul sito web dell’azienda, che vengono a loro volta tradotte per le altre sedi in tutto il mondo. Prima di questo, ho lavorato come Project Manager in un’agenzia di traduzione.

Che consiglio vuoi dare agli studenti della Civica Scuola Altiero Spinelli?

Non rinunciate. Quando avrete paura, o vi sembrerà impossibile, respirate e andate avanti, un passo alla volta.

Chi è Michela?

Laureata in traduzione professionale, ho una passione per lo studio delle lingue e della comunicazione. Amo anche leggere, viaggiare, ascoltare musica e podcast e scrivere racconti. Sono curiosa e osservatrice.

Nel tempo libero faccio yoga e mi piace passeggiare nella natura; ho sempre pensato di essere nata nell’epoca sbagliata.

Lavoro come traduttrice specializzata nell’ambito del mercato siderurgico, ma sogno un giorno di trovare il mio posto nell’editoria e nella traduzione di romanzi.