La storia di Roberto Dibitonto
Chi sono i nostri diplomati? Cosa fanno oggi?
Roberto Dibitonto si è diplomato in sassofono Jazz nel 2017 presso i Civici Corsi di Jazz della Civica Scuola di Musica Claudio Abbado. E' un sassofonista, compositore e polistrumentista. Lavora come concertista e insegna musica nelle scuole primarie e sassofono per la Helios Music.Condividi
Leggi l'intervista a Roberto
Quale corso o corsi hai frequentato alla Civica Claudio Abbado?
Ho frequentato il triennio AFAM di sassofono presso i Civici Corsi di Jazz della Civica Scuola di Musica Claudio Abbado diplomandomi nel 2017.
Perché hai scelto la Civica Claudio Abbado?
Perché dalla prima volta che ne ho sentito parlare, e avevo circa 13 anni, ho sempre avuto testimonianze di come sia stata un punto di riferimento a Milano per lo studio e l’apprendimento della Musica Jazz da parte di grandissimi Maestri, e credo continuerà ad esserlo ancora per molto tempo, rendendo in questo modo onore e omaggio a Franco Cerri ed Enrico Intra, che l’hanno pensata, voluta, fondata.
Qual è il tuo lavoro oggi?
Oggi, prevalentemente, lavoro come sassofonista, compostirore e polistrumentista in teatro: ho il privilegio di collaborare da anni con Enrico Bertolino e Massimo Navone per ITC2000, Tournèe da Bar, la compagnia Chronos Tre, la compagnia Iagulli-Raimondi, gli Jaga Pirates di cui sono anche membro fondatore e Nuovababette Teatro. Insegno musica nelle scuole elementari e sassofono per la Helios Music e privatamente. Tutte collaborazioni che ho cominciato durante il mio percorso di studi alla Civica Claudio Abbado e che continuano rinnovando di anno in anno progetti, collaborazioni e nuove produzioni.
In che modo la civica Claudio Abbado ti aiutato a trovare il tuo ruolo professionale?
Permettendomi di approfondire lo studio dello strumento e del linguaggio specifico che desideravo imparare e soprattutto avendomi dato la possibilità di frequentare una realtà didattica all’interno della quale pulsava la passione e la dedizione per il lavoro di musicista e di artista.
Raccontaci la tua ultima esperienza professionale
Ultimamente mi sto dedicando all'insegnamento della musica nelle scuole primarie e a quello del sassofono presso la Helios Music.
Com’è cambiato il tuo lavoro con il Covid-19?
In piccola parte si è ridotto, anche se fortunatamente ci sono finalmente i primi segnali di un rilancio concreto. E’ stato preziosissimo tornare ad assistere in teatro alla voglia e al bisogno di esserci: spettatori che, seppur mascherati, partecipavo presenti, attenti e generosi con risate e applausi, non risparmiandosi neanche per un attimo per l’intera durata degli spettacoli.
Che consiglio vuoi dare agli studenti di oggi della Civica Claudio Abbado?
Sicuramente quello di Esagerare, come suggeriva il genio di Enzo Jannacci e declinerei questa esortazione nel senso di non risparmiarsi in termini di studio perché è un tempo sospeso, quello di quando si frequenta una scuola professionalizzante come le nostre, di cui poi non si ha più accesso in maniera così piena e totale. Secondo, e forse ancora più importante, curare tantissimo i rapporti con gli altri studenti e tutto il personale che fa funzionare una scuola: inservienti, custodi, bidelli, segretari, persone esterne in visita. La scuola è come un piccolo giardino di cui anche solo con un sorriso e un saluto è possibile prendersene cura, più di quanto si possa immaginare. Terzo e ultimo spunto, più che consiglio: darsi l’occasione preziosissima di visitare anche le altre civiche e stringere, già durante gli anni di corsi, rapporti personali e professionali, i quali potrebbero poi dare origine a progetti e ad affetti, di cui, vi assicuro, ne so qualcosa e dei quali, ben volentieri, chissà mai ci sarà occasione di parlarne proprio con te che stai leggendo oltre le parole scritte fin qui.
Chi è Roberto?
La mia formazione da filosofo m’inviterebbe a rispondere di non saperlo o meglio di non saperlo ancora con esattezza, ma resto davvero molto, molto curioso nel voler scoprire di più, al di là di tutto, proprio su questo.