La storia di Viviana Nebuloni

Chi sono i nostri diplomati? Cosa fanno oggi?

Viviana Nebuloni è un soprano milanese. Si avvicina alla musica all’età di cinque anni con lo studio del pianoforte, ma è grazie al percorso teatrale che decide di fondere le due discipline in un unico percorso, quello operistico. Parallelamente agli studi musicali, fonda l'Associazione no-profit Operitage, con lo scopo di condividere la musica classica per mezzo di format innovativi. Ha scritto e contribuito alla crescita del mensile digitale OPERA Charm Magazine in qualità di direttore creativo, è Social Media Manager del Fondo Niccolò Piccinni e collabora con prestigiose istituzioni musicali in veste di influencer del mondo operistico (tra cui Museo Scala, Teatro Salieri, Teatro Lirico Giorgio Gaber e Civica Scuola di Musica Claudio Abbado).
Pubblicato il: 20/06/2022 Categoria: ALUMNI STORIES

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Viviana Nebuloni alumni stories

Quale corso o corsi hai frequentato alla Civica Abbado?

Ho frequentato il Biennio AFAM di Canto lirico, scegliendo e preferendo la Civica Scuola di Musica Claudio Abbado alla continuazione degli studi presso Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano.

Perché hai scelto la Civica Abbado?

Mi era stata consigliata da amici cantanti che, come me, cercavano un ambiente formativo e educativo più raccolto e dunque improntato all’ascolto dei suoi studenti. Spesso il prestigio di un’accademia, basato sulla nomea, non rispecchia la qualità dei suoi corsi. Ho richiesto di fare l’ammissione nel settembre 2020, in piena pandemia, con il M° Roberto Coviello, che ha saputo dare voce, letteralmente, alle mie necessità.

Quale è il tuo lavoro oggi?

Oggi sono una quasi neo-diplomata in canto lirico: mi laureerò il 1° luglio, con tesi storiografica e programma musicale intitolato “Erinni al potere”, penso sia un buon modo di concludere gli studi musicali quello di far sfilare le principali sovrane della storia occidentale, rievocando musica a loro dedicata o della loro epoca.
Mi auguro presto di poter lavorare in teatro, sia come interprete che, perché no, in veste organizzativa e manageriale. A breve, infatti, conseguirò la laurea in Giurisprudenza. Dopo il primo esame in diritto privato ho fondato Operitage, associazione musicale no-profit che si pone come principale obiettivo quello di far coesistere l’opera (anche contemporanea) con altri settori produttivi e artigianali, quali la moda, il design e tutto ciò che nell’opinione pubblica è lontanissimo dal melodramma.
Devo ammettere di essere abbastanza forte sui social media, specialmente Instagram (ove conto di circa 12,7k followers): l’Eco di Bergamo mi ha soprannominata “influencer operistica”… termine che non amo particolarmente, perché considero i social come un diario personale di crescita e connessioni.
Ho collaborato attivamente con prestigiose realtà musicali come il Museo del Teatro Alla Scala, ho ricoperto fino a pochi mesi fa il ruolo di Direttore Creativo presso il web-magazine OPERA Charm Magazine, sono Social Media Manager del Fondo Niccolò Piccinni e ho promosso online alcune istituzioni come il Festival del Teatro Salieri di Legnago e il Concorso Lirico Internazionale di Portofino. Insomma, non riesco ad identificarmi come mera cantante!

In che modo la Civica Abbado ti ha aiutato a trovare il tuo ruolo professionale?

La Civica è, fortunatamente per chi la abita, un luogo incondizionato.
Mi spiego meglio: spesso nel mondo musicale accade che alcuni docenti sentano la necessità di instaurare un morboso legame padre-figlio con gli allievi. Ciò non è accaduto alla Abbado, dove, anzi, ho trovato una piacevole “adozione artistica” spontanea e libera da parte di tutti i docenti che ho potuto frequentare.
Essere seguiti in questo modo è un toccasana per la personalità musicale dell’allievo che va delineandosi nel corso degli anni di studio: consigli e non imposizioni; pareri e non sentenze; posizione decorosa di soggezione al docente e non simbiosi costrittive.
Spesso e volentieri ho voluto professarmi una figura “ibrida”, visto il mio percorso di studi a doppio binario, ma nessun docente ha mai giudicato l’altra faccia “burocratica” di Viviana Nebuloni screditandola; all'opposto, ho ricevuto sempre parole di grande ammirazione e sprone.

Raccontaci la tua ultima esperienza professionale

La mia ultima esperienza professionale teatrale è stata proprio La Bohème portata in scena al Teatro Lirico Giorgio Gaber di Milano, con l’orchestra della Civica Scuola di Musica diretta dal M° Giuseppe Famularo, che già conoscete bene. Ho debuttato il 13 giugno il ruolo di Mimì e il 14 giugno il ruolo di Musetta.
Una bella sfida, costata due mesi intensi di prove a ridosso delle recite, ma davvero soddisfacente, specie per il mio ritorno sulle scene dopo pochi giorni dalla fine dell’infezione da Covid-19. A fine recite, anziché festeggiare con i miei colleghi, mi sono fatta uno shottino di antibiotico a bordo palco! Sfortuna a parte, devo dire di essermela cavata più che egregiamente e, viste le reazioni del pubblico, sono davvero felice.
Sugli altri fronti, con Operitage, di esperienze professionali in ambito organizzativo (ma anche artistico) ne abbiamo realizzate molte in questo periodo, alcune in collaborazione con il Comune di Milano, Centrale dell’Acqua e istituzioni musicali del territorio.

Com’è cambiato il tuo lavoro con il Covid-19?

La mia idea di lavoro non è soltanto cambiata, ma ho potuto scoprire un vero e proprio mestiere: quello dei social. Ho intervistato i principali sovrintendenti italiani e star internazionali del mondo operistico e spesso la domanda che mi affascinava non era tanto “cosa ne pensi delle ricadute che ha la pandemia sul tuo mestiere?”, ma quanto “credi che il virtuale potrà aiutarti in questo periodo di fermo?”.
Penso che in molti non siano stati in grado di adeguarsi, forse rifuggendo quello che si sono resi conto essere un lavoro a tempo pieno: il content creator.
Sui social si può parlare di tutto, ma quello che ho capito maggiormente è il “come”: lo chiamano storytelling, io ho deciso di mostrare il bello e il cattivo della mia professione artistica.
Ciò mi ha ripagato bene, con affetto e stima di colleghi vicini e lontani, di personaggi famosi dell’opera lirica e non solo. Quello che posso consigliare a chi opera in questo mondo è “non postate foto di voi stessi ad ogni ora del giorno: per fidelizzare, dovete essere autentici e mostrare i vostri pensieri”.

Che consiglio vuoi dare agli studenti di oggi della Civica Abbado?

  • Ascoltate i vostri compagni, ma date consigli solo se richiesti;
  • Imparate a posizionarvi sul web con criterio e gusto;
  • Studiate oltre la vostra comfort-zone: un brano difficile al giorno toglie le ansie da prestazione di torno

Chi è Viviana?

Classe 1997, Viviana Nebuloni è un soprano milanese prossima al diploma biennale AFAM in Canto lirico presso la Civica Scuola di Musica Claudio Abbado, già diplomata al Triennio AFAM al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano. Si avvicina alla musica all’età di cinque anni con lo studio del pianoforte, ma è grazie al percorso teatrale che decide di fondere le due discipline in un unico percorso, quello operistico.

A 15 anni viene ammessa al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, debuttando come solista in diverse produzioni, tra cui Midsummer night’s dream di Mendelssohn in collaborazione con l'Orchestra Filarmonica del Teatro alla Scala e la regia di Francesco Micheli e Arie d’Opera all’Auditorium Verdi di Milano in collaborazione con l’Orchestra La Verdi Junior. Nel 2017 vince il premio del pubblico e il premio per lo scambio italo-euro-asiatico al Concorso lirico Magda Olivero. Debutta i ruoli di Suor Dolcina in Suor Angelica di Puccini (2017 - Orchestra Sinfonica del Conservatorio di Milano, Sala Verdi), Musetta in La Bohème di Puccini (2017 - Associazione Lirica Domani, Circolo Filologico di Milano), Clorinda in Il combattimento di Tancredi e Clorinda di Monteverdi (2019 - Il Cielo sotto Milano, regia di Franco Lorenzo Arruga). Si perfeziona con il M° Franco Lorenzo Arruga dal 2017 al 2020, avendo il privilegio di studiare con lui il repertorio di tradizione e, in particolare, i ruoli di Donna Elvira (Don Giovanni, Mozart) e Dorabella (Così fan tutte, Mozart) in occasione della mostra da lui curata Strehler fra Goldoni e Mozart (2018), allestita a Palazzo Reale di Milano. La sua voce viene trasmessa in onda con oltre cinquecentomila radioascoltatori in occasione di Un concerto per Maria (2019), in qualità di solista con quintetto d’arpe, trasmesso da Radio Maria. Si esibisce in contesti esclusivi quali il Grand Prix di Montecarlo (2019), eventi privati e pubblici dei brand nostrani di alta moda Dolce&Gabbana e Luisa Beccaria. Parallelamente agli studi musicali, fonda l'Associazione no-profit Operitage, con lo scopo di condividere la musica classica per mezzo di format innovativi. Ha scritto e contribuito alla crescita del mensile digitale OPERA Charm Magazine in qualità di direttore creativo, è Social Media Manager del Fondo Niccolò Piccinni e collabora con prestigiose istituzioni musicali in veste di influencer del mondo operistico (tra cui Museo Scala, Teatro Salieri, Teatro Lirico Giorgio Gaber e Civica Scuola di Musica Claudio Abbado).