"Radio Riders" e il giro del mondo

Il documentario diretto da Paola Piscitelli e Fabio Corbellini, diplomati alla Civica Scuola di Cinema Luchino visconti, tra i “Dieci corti italiani in giro per il mondo”

Radio Riders di Paola Piscitelli e Fabio Corbellini è stato scelto dal Centro Nazionale del Cortometraggio per fare parte di “Dieci corti italiani in giro per il mondo”, programma che, da diversi anni, è una grande opportunità di promozione della cinematografia breve all’estero. I film selezionati, infatti, sono riconosciuti come il meglio della produzione italiana dell'ultima stagione. Rivolto esclusivamente alle rappresentanze diplomatiche italiane all'estero (Consolati / Ambasciate / Istituti Italiani di Cultura), alla rete del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale che si occupa della diffusione della cultura e della lingua italiana nel mondo, è pensato per essere liberamente proiettabile durante tutto l'arco del 2022.
Pubblicato il: 26/05/2022 Categoria: PREMI

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Radio Riders Still 1

Radio Riders

di Paola Piscitelli e Fabio Corbellini

Piedi agganciati ai pedali e sguardo puntato sullo schermo del cellulare. Sfrecciano nel traffico sulle loro biciclette, o in sella a uno scooter, sotto il sole cocente e la pioggia battente, il cubo per le consegne attaccato alla schiena. A metà tra la mongolfiera e le icone di posizionamento delle app, il pallino giallo di Glovo evoca la stessa esclamazione che suscitano al loro apparire come volatili visioni nella città. Sono i fattorini delle consegne a domicilio, i “mercurio” della metropoli dinamica e multiculturale che è diventata Milano dall’Expo, città affamata di ogni genere di cibo purché fatto da altri e prêt-à-manger. Mentre il tempo, ancor più che il cibo, è la merce di scambio, i fattorini pagano caro il prezzo di un sistema produttivo che priva dei diritti di lavoro più basilari, la cui stessa consapevolezza viene da loro recuperata solo attraverso esperienze traumatiche.

Radio Riders racconta il food delivery sintonizzandosi direttamente con le voci dei fattorini, contro una città che cresce su di loro lasciandoli inascoltati.