Simone Coppo, Sebastiano Bronzato e Giusto Cucchiarini nel cast del film "La seconda via" al cinema dal 26 gennaio
Simone, Sebastiano e Giusto sono diplomati in recitazione alla Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi
"La seconda via" è un film di genere drammatico diretto da Alessandro Garilli, prodotto da Quality Film e Angelika Vision, in associazione con RS Productions, in collaborazione con Rai Cinema e distribuito da RS Productions. Il film verrà proiettato nella mattina del 26 gennaio al Senato della Repubblica, con la presenza del cast, e nella serata del 26 gennaio verrà presentata la prima al Cinema Adriano di Roma. "La seconda via" è il primo film centrato unicamente sui fatti del gennaio 1943, visti attraverso gli occhi di sei soldati aggrappati alla vita.Condividi
Trama
La seconda via segue la disperata fuga degli ultimi sei sopravvissuti della compagnia 604, un gruppo di alpini esperti di montagna e basse temperature, ma alle prese con una impresa più grande di loro. La lunga marcia per fuggire dal fronte russo è ricostruita in maniera semplice ma curata, sia dal punto di vista dei costumi che dell’immersione storica, grazie all’uso frequente dei dialetti tipici delle regioni del nord. Il regista fa di tutto per restituire la terribile condizione a cui erano costretti i soldati italiani: pressati dal nemico, in condizioni climatiche estreme e senza l’attrezzatura adatta per sopravvivere.
Al racconto della ritirata si aggiungono diverse linee temporali, in una continua alternanza che lentamente fa confondere il piano della realtà a quello del ricordo e del sogno. I soldati interpretati da Ugo Piva, Nicola Adobati, Sebastiano Bronzato, Simone Coppo, Giusto Cucchiarini e Stefano Zanelli cercano in ogni modo di trovare gli stimoli per sopravvivere vagando col pensiero ai momenti felici del passato. Nei frequenti flashback la patria Italia appare come un luogo luminoso e caldo, dove gli affetti più cari attendono il ritorno dei soldati al fronte. Ma non mancano anche scene legate alla campagna di Russia, in cui emergono toccanti momenti di cameratismo in cui i personaggi si raccontano l’un l’altro. In tutte queste sequenze il canto popolare diventa elemento ricorrente e fondamentale per creare unità di spirito e trasmettere gioia anche in un contesto incerto e colmo di paura.