Spring: a Oriente Occidente

Un bando dedicato ai temi viaggi e identità

Si chiama SPRING e prenderà il via proprio in primavera, con l’obiettivo di far crescere nuovi progetti. È il nuovo e innovativo bando che apre le porte di Oriente Occidente a coreografi e coreografe, con possibilità di presentare progetti fino al prossimo 9 gennaio.
Pubblicato il: 15/12/2021 Categoria: BANDI

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SPRING pg

Informazioni

Oriente Occidente, con la collaborazione della dramaturg Gaia Clotilde Chernetich, apre un nuovo bando per progetti artistici che saranno accolti per due settimane di residenza negli spazi di Oriente Occidente a Rovereto, otterranno sostegno economico e soprattutto accompagnamento drammaturgico di Chernetich e di un gruppo di tutor costruito ad hoc, per garantire percorsi individualizzati, pur in un contesto di condivisione tra gli artisti. C’è tempo per candidarsi fino al 9 gennaio 2022.

Si chiama SPRING e prenderà il via proprio in primavera, con l’obiettivo di far crescere nuovi progetti. È il nuovo e innovativo bando che apre le porte di Oriente Occidente a coreografi e coreografe, con possibilità di presentare progetti fino al prossimo 9 gennaio.

A disposizione dei vincitori ci saranno due settimane di residenza artistica negli spazi di Oriente Occidente a Rovereto programmate nelle prime due settimane di aprile (1 – 15 aprile), sostegno economico e copertura delle spese di alloggio durante il periodo di residenza, ma soprattutto un tutoraggio costante della dramaturg Gaia Clotilde Chernetich e di un gruppo di esperti che verranno contattati in relazione ai progetti selezionati con lo scopo di progettare percorsi personalizzati. La creazione di tutoraggi adatti ai singoli progetti è possibile grazie a un lavoro di rete con diverse istituzioni culturali della città e del territorio sia provinciale che nazionale.

Nel solco della tematica dei viaggi, scelta da Oriente Occidente come filo rosso per questi anni, i progetti presentati dovranno riferirsi ad alcuni argomenti con i quali anche il panorama artistico nazionale ha da tempo iniziato a interloquire e a confrontarsi: la trasmissione e la conservazione di memorie collettive, il rapporto tra il piano individuale e quello collettivo nei processi di costruzione delle identità, il processo di costruzione di identità culturali in contesti non familiari.

«Le tematiche proposte – spiega Gaia Clotilde Chernetich – sono da intendersi come una mappa nella quale rintracciare una prospettiva personale, una visione che si voglia provare a far evolvere anche a partire da una condizione embrionale, ancora da sviluppare ma capace di mostrare le proprie istanze e i loro possibili orientamenti».

Il bando è aperto a compagnie, coreografi, coreografe (le residenze prevedono un massimo tre persone a progetto) che potranno presentare uno o più progetti artistici che rispondano alle caratteristiche tematiche del bando, purché siano inediti di nuova produzione coreografica o creazioni ancora in fase di sviluppo. Per partecipare al bando è necessario compilare il modulo online con tutta la documentazione richiesta entro e non oltre le ore 00.00 del 9 gennaio 2022. Il modulo di partecipazione è disponibile a questo link https://forms.gle/NzLStSqiHQjj1djQ6

La valutazione dei progetti avviene in due fasi. La prima selezione è affidata ad una commissione composta dal direttore artistico di Oriente Occidente Lanfranco Cis, dalla dramaturg Gaia Clotilde Chernetich e da Denis Isaia, responsabile settore arte contemporanea del Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto. La commissione individuerà alcuni progetti che passeranno alla seconda fase in cui è previsto un colloquio. Gli esiti saranno comunicati entro il 31 gennaio 2022.

«Il lavoro sarà affrontato attraverso una prospettiva plurale e multidisciplinare – spiega Gaia Clotilde Chernetich – dove le diverse “drammaturgie” (sonora, visiva, corporea…) avranno modo di essere studiate ed ottimizzate in modo da comporre, insieme, una drammaturgia il più possibile organica e vitale. L’auspicio è quello di poter avviare un cantiere di lavoro plurale in cui possano trovare spazio tanto questioni “individuali”, legate alle specificità dei singoli progetti, quanto questioni collettive e trasversali».

Al termine del periodo di ricerca e studio i coreografi selezionati avranno la possibilità di presentare un breve estratto del proprio lavoro alla presenza del pubblico e di operatori ed esperti per avviare un momento di scambio e dialogo.