"Corpo dei giorni" premiato al Torino Film Festival
Il documentario diretto dal collettivo Santabelva ha coinvolto nella sua produzione 3 diplomati della Civica Scuola di Cinema Scuola Luchino Visconti
Corpo dei giorni firmato dal collettivo Santabelva si è aggiudicato il premio miglior documentario italiano al Torino Film Festival 2022. La realizzazione del documentario ha coinvolto tre ex studenti della Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti nei ruoli: Alessandro Belotti, montatore e co-autore Saverio Cappiello, co-regista nel collettivo Santabelva, co-autore e fonico presa diretta Tommaso Barbaro, sound designer e mixCondividi
Alessandro Belotti. Nato a Bergamo nel 1995, si diploma in Montaggio alla Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti nel 2017. Lavora come montatore a cortometraggi quali Magic Alps (2018), finalista ai David di Donatello, e Il Muro Bianco (2020), finalista Nastri d'Argento, diretti da Andrea Brusa e Marco Scotuzzi, con cui realizza il loro primo lungometraggio, Le Voci Sole (2022), al quale lavora come montatore e co-produttore esecutivo. Lavora come co-autore, montatore e co-produttore al corto Stupid Naive and Lucky (2020) di Giulio Tonincell , selezionato a due festival Oscar qualifier (Izmir FF e RIFF Rhode Island), come montatore al lungometraggio Quagliarella - The Untold Truth (2021), diretto da Giuseppe Garau, e come secondo montatore a Joinlty Sleeping in our own beds (2017) di Saverio Cappiello.
Saverio Cappiello. Nasce a Bitonto nel 1992 si laurea in Lettere a Bari quando frequenta contemporaneamente l’Accademia del Cinema di Enziteto. Qui scrive e produce il suo primo cortometraggio Clinamen (15’, 2015). Laureatosi in Lettere a Bari, si trasferisce a Milano per studiare cinema presso la Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti, diplomandosi con una tesi in Antropologia Visuale e cinema documentario nel 2017. Sempre nello stesso anno realizza il suo primo film documentario Jointly Sleeping in Our Own Beds (63’) presentato nella sezione Satellite alla 53a Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro. Con questo film il regista è il più giovane degli autori Fuorinorma selezionati da Adriano Aprà e il frame del suo film è stato scelto come copertina del volume Fuorinorma. Tra il 2018 e 2019 realizza il cortometraggio Mia Sorella (15’) all’interno della residenza Finestre Buie con il tutoraggio di Leonardo Di Costanzo e finanziato da SIAE S’Illumina, che attualmente è in distribuzione con l’Elenfant distribution, vincitore del premio del pubblico al Milano Film Festival e finalista ai David di Donatello 2020. Nel 2019 presenta all’Asolo Art Film Festival, un cortometraggio documentario dal titolo La vita mia.
Tommaso Barbaro. Diplomato nel corso di Tecnico Audio Video presso Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti. Montatore del suono e fonico di presa diretta in ambito cinematografico per produzioni presentate in diversi festival internazionali. Ha lavorato con diversi registi quali: Soldini, Parenti/D’Anolfi, Diritti, Lucini, Venier. Nel 2019 il film documentario The disappearance of my mother di Beniamino Barrese, di cui ha curato il montaggio del suono e il mix, è stato presentato in concorso internazionale al Sundance Film Festival. Parallelamente al cinema si occupa di presa diretta e sound design in campo pubblicitario per diverse case di produzioni come Blow Up Film, Movie Magic, Mercurio, BRW, Panorama Films, Dude. 10 di anni di esperienza come tecnico del suono in televisione e da diversi anni fonico di sala presso Anteo Palazzo del Cinema per dirette via satellite di anteprime nazionali cinematografiche per registi quali: Soldini, Paolo e Vittorio Taviani, Pif, Marco Tullio Giordana, Andrea Segre, Cristina Comencini, Ermanno Olmi e molti altri. Dal 2016 collabora con l’università HES-SO / Haute Ecole Arc Ingénierie Saint-Imier.
Corpo dei giorni
di Santabelva
Marzo 2020. In un casale sperduto, la vita e la storia di un ex-terrorista nero all’ergastolo si intrecciano a quelle di altre persone: un domatore di cavalli, un padre che ritrova le figlie dopo molti anni, una troupe di un’altra generazione, il padrone del casale. In attesa che l’ergastolano torni in carcere, passano una stagione insieme, circondati da vacche, vipere e lupi.