Il Don Pasquale di Manuel Renga
Manuel Renga, diplomato presso la Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi, alla regia del Don Pasquale di Gaetano Donizetti presentato alla sesta edizione di Città Sant'Angelo Music Festival
Il Città Sant’Angelo Music Festival, giunto alla sua VI edizione, presenta anche quest’anno una nuova produzione di opera lirica. Il titolo scelto è il Don Pasquale, opera buffa in tre atti di Gaetano Donizetti su libretto di Giovanni Ruffini. La regia dello spettacolo è curata da Manuel Renga che sceglie di ambientare l'azione nell'America degli anni '20 ai tempi del proibizionismo.Condividi
Don Pasquale
Manuel Renga trasporta l’allestimento nella New York degli anni ’20 in piena epoca di proibizionismo, facendo di Don Pasquale un gangster che controlla il traffico clandestino di superalcolici (la cui preparazione e smercio si vedono durante la sinfonia), di Ernesto lo smidollato erede che non ne vuole sapere di diventare il futuro gestore della criminosa azienda e di Norina un’ambiziosa soubrette di night club tutt’altro che mossa nelle sue azioni esclusivamente dall’amore per Ernesto. Trasposizione benissimo riuscita sia per l’adattamento dei caratteri dei personaggi, che non vengono mai stravolti bensì aggiornati alla visione che si intende proporre, sia per la realizzazione visiva davvero godibile stante una relativa scarsità di mezzi che però non ha inficiato il risultato complessivo generale.
Sul palco allestito davanti ad un fondale naturale costituito dal muro posteriore del settecentesco Convento delle Clarisse in pieno centro storico, Renga colloca tre singole porte frontali e laterali a delimitare gli spazi dell’azione, dall’ingresso al palazzo di Don Pasquale, al salone, al suo studio privato dove conserva le carte dei suoi traffici e i proibitissimi alcolici, con delle sagome di grattacieli che piazzate in punti strategici suggeriscono la newyorchese ambientazione.