Marco D'Amore e il suo film "Napoli Magica"
Marco D'Amore, diplomato alla Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi, racconta una Napoli bidimensionale
"Napoli magica" è un docu-film prodotto da Mad Entertainment per Sky un tributo alla città e ai suoi misteri, tra i protagonisti Lino Musella, anch'esso ex studente della Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi, nel ruolo del Principe di Sansevero Raimondo di Sangro.Condividi
Il lavoro è liberamente tratto dal fortunato, omonimo libro di Vittorio Del Tufo (edito da Neri Pozza), in cui sono riprese alcune pagine della rubrica «L'Uovo di Virgilio» del redattore capo de «Il Mattino», che ogni domenica, da molti anni, racconta i luoghi della memoria e la memoria dei luoghi, recuperando storie note e meno note tra archivi, ricerche sul campo, testimonianze inattese, sempre corredate dalle splendide foto di Sergio Siano.
Tra gli obiettivi di D'Amore v'è quello di raccontare gli aspetti più insoliti e misteriosi della città proprio a partire da chi, in alcuni luoghi-simbolo come i Quartieri Spagnoli, abita da generazioni, per scoprire quale sia il rapporto della città con la magia, il mito e il sovrannaturale.
Primi protagonisti del documentario, che si presenterà come un prodotto audiovisivo completo, non come uno speciale televisivo di impronta didattica, saranno quindi i napoletani, che parleranno della città nelle sue mille declinazioni misteriose, tra miti antichi e riti più recenti, ma egualmente intriganti. Il regista si perderà nei vicoli e chiederà a chi incontra di raccontargli la «propria» Napoli magica.
Secondo protagonista del docufilm sarà la stessa città, che il regista batterà a tappeto, perdendosi tra la sua storia presente e il suo passato. I lettori delle pagine domenicali de «L'Uovo di Virgilio», e del libro da esse tratto, potranno così ritrovare i luoghi narrati in «Napoli magica» attraverso il racconto d'autore di Marco D'Amore, il quale, lungo la strada, vedrà materializzarsi davanti a sé uno dei protagonisti più noti della Napoli esoterica: il principe Raimondo di Sangro. Quest'ultimo sarà interpretato da Lino Musella, nella cappella di San Severo, per un racconto sospeso tra scienza e alchimia.
Contaminato il racconto del cinema del reale con quello della fiction, D'Amore metterà in gioco anche se stesso, a quanto pare risucchiato - ma la trama è ancora top secret - nel sottosuolo napoletano, e finirà per perdersi nei labirinti bui che abitano la «città capovolta» rivivendo la storia di quei luoghi e facendo altri incontri durante il suo «viaggio negli inferi» della città.