Sarà solo la fine del mondo

Il primo romanzo di Liv Ferracchiati

"Sarà solo la fine del mondo", scritto da Liv Ferracchiati diplomato alla Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi, nasce dalla creazione di un personaggio immaginario che ha corpo di femmina e che vive come uomo. Nasce dall’idea di voler narrare la sua vita con tono ironico e senza pietismi, presentandolo come un brillante scavezzacollo che, lottando per intendersi e affermarsi, trova con gioia la sua posizione nel mondo. È la storia di una composizione e scomposizione identitaria, che ci fa presente come sia utile intuire le categorie a cui ci avviciniamo per poi liberarcene. Intuire e rispettare ogni volontà di definizione nell’altro e in noi stessi, consapevoli di sé e di chi ci è intorno, sapendo che siamo in divenire.
Pubblicato il: 11/11/2021 Categoria: SEGNALAZIONI

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Fine del mondo

Trama

Il romanzo inizia prima della nascita del protagonista, quando è ancora nell’Uno Primigenio dove ogni cosa è compresente, dove siamo albero, foglia, cielo, mare, polvere, sole, sasso, dove, con la nascita, questa poetica armonia s’infrange perché bisogna individuarsi. Inizia a incombere l’Io. Allora, piano piano, Guglielmo Leon, questo il nome che sceglie per sé il mio personaggio, scopre di avere i capelli biondi, le mani grandi, di amare le donne e di non percepire consono per sé il canone femminile. Col trascorrere degli anni, capisce che non si può identificare con nient’altro che col proprio nome, nessuna etichetta lo rappresenta: Guglielmo Leon può essere solo Guglielmo Leon. Diventa così sicuro della propria identità che squarcia ogni forma prestabilita, frega la società, le regole e il pensare comune. Le “frega” per noi, per indicarci un’altra via possibile, una via alla quale non avevamo pensato.

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