Valentina Fumagalli all'inaugurazione dell'anno accademico 21/22
Il 7 febbraio 2022 si è svolta l'inaugurazione dell'anno accademico 21/22 di Fondazione Scuole Civiche Milano
Valentina Fumagalli ha raccontato la sua esperienza e legame con la Civica Scuola Interpreti e Traduttori Altiero Spinelli presso cui ha studiato e si è diplomata.Condividi
Leggi la testimonianza di Valentina Fumagalli
Io sono stata allieva ISIT (oggi Civica Scuola Interpreti e Traduttori) e mi sono diplomata vent’anni fa.
Mi sono trasferita in Canada nel 2002, quindi dopo essermi diplomata, e moltissime cose sono successe negli ultimi vent’anni dal punto di vista personale e professionale. Professionalmente, per dare un’idea agli studenti delle opportunità di lavoro che si possono presentare studiando Traduzione, ho lavorato per quattro anni nel settore privato come traduttrice, come project manager addetta al marketing sempre nel settore della traduzione. Successivamente nel 2007 sono diventata funzionaria del Governo Federale Canadese, e il mio percorso lavorativo è stato segnato da alcuni punti di svolta.
Il primo è avvenuto nel 2008 quando sono diventata manager presso il Translation Bureau o Bureau de la traduction, l’ente pubblico che offre servizi di traduzione, interpretariato e terminologia al Governo Federale Canadese; il secondo punto di svolta è avvenuto nel 2015, quando ho deciso di cambiare un po’ settore, avevo bisogno di cambiamento, e sono diventata capa di gabinetto di un sottosegretario delle risorse umane, che ho seguito poi in una nuova avventura: insieme abbiamo creato nel 2017 il primo ufficio dell’ombudsman della salute mentale.
Il terzo punto di svolta è avvenuto nel 2020, un anno terribile per tutti noi, l’anno dell’inizio della pandemia, in cui sono diventata Direttrice della diversità - o, come Drusilla direbbe, dell’unicità - delle lingue ufficiali, e ora mi occupo di programmi di reclutamento inclusivo, cioè a favore delle donne, dei popoli autoctoni che vivono in Canada, delle persone disabili e delle minoranze visibili. [Direttrice del reclutamento inclusivo - Public Service Commission of Canada]
Se sono arrivata fino a qui è assolutamente merito della formazione che ho ricevuto, presso l’ISIT [oggi Civica Scuola Interpreti e Traduttori] come presso le altre Scuole della Fondazione, ne sono certa, acquisirete - qui mi rivolgo veramente agli studenti - competenze che vi aiuteranno nel corso della vostra vita. Competenze che potranno portarvi ad altre professioni un po’ come è successo a me, dalla traduzione alla direzione.
L’ISIT mi ha insegnato tantissimo, tante competenze trasversali, la padronanza delle lingue, l’abilità nella scrittura, il senso dell’organizzazione, il rigore! La metodologia, le capacità di ricerca. E nel ventunesimo secolo, nell’ambiente lavorativo saper scrivere bene, sapersi esprimere in modo semplice e chiaro sono delle competenze assolutamente necessarie.
I bravi comunicatori sono coloro che sanno farsi ascoltare, sanno che se un messaggio arriva in modo chiaro al destinatario, nel mio caso funzionari e cittadini canadesi, è spesso merito di un prodotto ben pensato, ben scritto, ben tradotto e ben comunicato.
Nicolas Boileau che è stato un uomo della letteratura del Grand Siècle, nonché poeta, traduttore, amico di Molière, ha affermato «Quello che è ben pensato si presenta chiaramente, e le parole per dirlo vengono facilmente». Lo stesso Nanni Moretti, nella “Palombella Rossa” aveva detto «bisogna trovare le parole giuste, le parole sono importanti».
E voi le parole, che siate studenti di traduzione, interpretazione, musica, canto, recitazione, saprete trasmetterle. Sarete unici nel vostro talento.
In conclusione mi sento solo di dirvi buona fortuna, divertitevi tantissimo, io vi invidio, potessi tornerei sui banchi di scuola! E se avete l’opportunità di partecipare al programma Erasmus fatelo, perchè per me ha cambiato letteralmente la vita.