Emanuele Aldrovandi

Nato a Reggio Emilia nel 1985, dopo la laurea triennale in Filosofia a Parma e la laurea specialistica in Lettere a Bologna, si forma come autore teatrale all’Accademia d’arte drammatica Paolo Grassi di Milano (ora Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi).

Nel 2012, subito dopo il diploma, riceve una segnalazione al Premio Hystrio, vince il Premio Nazionale Luigi Pirandello e inizia a lavorare con la compagnia MaMiMò di Reggio Emilia.

L’anno successivo, con il testo Homicide House, vince il più importante riconoscimento nazionale per la nuova drammaturgia, il Premio Riccione Pier Vittorio Tondelli. Da quel momento i suoi testi iniziano a essere messi in scena da numerose compagnie e da alcuni dei principali teatri italiani.

Negli anni successivi vince anche il Premio Hystrio, il Premio Fersen, il Premio Mario Giusti, il Mario Fratti Award e il Fiorino d’argento, è finalista al Premio Testori, al Premio Scenario e per due volte di nuovo al Premio Riccione.

Lavora con Teatri Nazionali come ERT Emilia Romagna Teatro Fondazione e Teatro Stabile di Torino, con importanti teatri milanesi come il Teatro Elfo Puccini, il Teatro Filodrammatici, ATIR – Teatro Ringhiera e il Teatro del Buratto e con teatri internazionali come Opera di Pechino e LAC di Lugano.

È uno degli autori europei selezionati da Fabulamundi Playwriting Europe e i suoi testi sono tradotti, messi in scena e pubblicati in inglese, tedesco, francese, spagnolo, polacco, sloveno, catalano e arabo.

Lavora anche come traduttore, si occupa di progetti site-specific e cura l’ideazione e la realizzazione di mostre multimediali.

Nel 2018 scrive e dirige il suo primo cortometraggio e nel 2019 con Un tipico nome da bambino povero partecipa a numerosi festival fra cui il Giffoni Film Festival e Alice nella città all’interno della Festa del cinema di Roma.

Da tre anni insegna scrittura teatrale presso la Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi.

Nel 2023 vince il Premio Hystrio alla drammaturgia 2023.