Lucia Vasini

Nata a Ravenna nel 1955 si diploma alla scuola Civica Paolo Grassi nel 77. Fonda “il teatro Verticale” con i compagni di classe del secondo anno di scuola e Paolo Grassi gli offre la possibilità di avere una sede (Teatro Arsenale). Sempre durante il secondo anno di scuola, il direttore Checco Rissone, propone uno spettacolo: “La commedia all’italiana”. Prima tappa Parigi, poi Lyon, Marsiglia, Nizza. In quell’occasione ha avuto l’opportunità di entrare nei panni di Colombina e Arlecchino. Finita la scuola,chiusa anche la compagnia del Teatro Verticale,con grande tristezza si appresta a immettersi nel normale mondo dei teatri stabili. Incontra Missiroli nel 77 che le propone un opera shakespeariana. L'anno dopo, la Civica propone di coinvolgere allievi della stessa per una produzione della Scala con la regia di Dario Fo, “L’histoire du soldat" (1978/79). Quell’ esperienza sarà fondamentale, influenzerà tutta la sua ricerca, il suo modo di concepire il teatro. Dario Fo e poi successivamente Franca Rame diventeranno suoi mentori, assieme a Enzo Jannacci, Checco Rissone Sempre in quegli anni incontra Paolo Rossi e Giampiero Solari coi quali inizierà un lungo percorso di ricerca metodologica e fonderà con loro “Les italiens”, una compagnia che produrrà spettacoli di successo (Milanon Milanin,Jubilaum, La Commedia da Due Lire, il Circo di Paolo Rossi e per ultimo “Moliere, La recita di Versailles allo Stabile di Bolzano, nel 2015).

Ha sempre avuto la passione dell’insegnamento che l’ha portata a studiare vari metodi. Nel 2019 si è diplomata come counselor alla scuola relazionale “Arte dell’Essenza” di Isabella Tavilla con una tesi dal titolo: “Arte teatrale Counseling metodo Lucia Vasini”.

Ha collaborato per 10 anni col dipartimento di Psichiatria di Piacenza e il teatro GiocoVita diretto da Diego Maj,realizzando laboratori permanenti e spettacoli teatrali rappresentati a Piacenza e in tournée. Ha continuato la sua ricerca con psichiatrie, ultimamente collabora con la fondazione Lighea, diretta dal dott. Giampietro Savuto.

Nel 2010 esce il film prodotto dalla scuola di cinema televisione nuovi Media: La piccola A, realizzato con i ragazzi della compagnia centri diurni e notturni di Piacenza. Attualmente sta portando in tournée lo spettacolo “L’anello forte“ di Nuto Revelli con la regia di Anna Di Francisca, con Laura Curino e lo spettacolo “Mistero Buffo parti femminili” di Franca Rame di Dario Fo, Jacopo Fo, distribuito da Corvino in collaborazione con la compagnia Fo-Rame.

Il cinema rimane il suo sogno non realizzato totalmente. Ha incontrato maestri del cinema (Marco Ferreri, Giovanni Veronese, Salvatores, Muccino), partecipando ai loro film in parti non da protagonista, ma in maniera significativa.