Giuseppe Baresi

Filmmaker, Direttore della Fotografia e regista

Giuseppe Baresi

Giuseppe Baresi lavora dal 1982 per diversi anni con Studio Azzurro. Dal 1985 alterna l’attività di direttore della fotografia, collaborando tra gli altri con Nanni Moretti, Davide Ferrario, Gabriele Salvatores, Giancarlo Soldi, Kiko Stella e Silvio Soldini a quella di filmmaker e produttore indipendente. Nel 1989 costituisce la società Stilo con cui produce numerosi video musicali e documentari. Contemporaneamente approfondisce alcune linee di ricerca personali: il diario di viaggio, film/video di spettacoli teatrali e di danza indagati attraverso una personale ricerca formale utilizzando supporti/mezzi cinematografici, video e digitali. I suoi video/film spesso al confine tra documentario e videoarte, trattano poeticamente i temi dello spazio e del viaggio


Ha collaborato inoltre come direttore della fotografia/operatore a film, documentari e lavori sperimentali di numerosi registi e artisti tra i quali: Studio Azzurro: Paolo Rosa, Leonardo Sangiorgi, Fabio Cirifino; Kiko Stella, Giancarlo Soldi, Bruno Bigoni, Silvio Soldini, Giorgio Garini, Daniele Abbado, Nanni Moretti, Gabriele Salvatores, Federico Brugia, Davide Ferrario, Alina Marazzi, Lutz Becker.

Nel 1994 realizza con Giuseppe Cederna il video/film La febbre (34’ video da s16mm, s8 1994) dall’omonimo testo di Wallace Shawn, riflessione sulla povertà del sud e i privilegi del nord del mondo, che mette in risalto la fortuna troppo spesso inconsapevole di vivere nella ricchezza. Il regista si sente molto legato a questo film che a mio parere esprime al meglio la modalità del “fare” di Giuseppe. Contrariamente a quanto dimostrato in molti altri autori, la poetica più intima del regista si rende evidente nella forte propensione alla collaborazione artistica con persone o ristretti gruppi di amici: è questo il caso di lavori sviluppati con Cederna, Marco Paolini o Studio Azzurro, ma anche di aperture al mondo del live video, che porta la proiezione al di fuori delle sale e prevede un accompagnamento sonoro improvvisato grazie all’intervento di musicisti e performer.

Il distacco tra arte e vita non esiste, poiché non esiste un vero e proprio “prima e dopo”, nel suo lavoro. La proiezione è occasione creativa quanto la realizzazione dei propri film: o meglio in entrambi i casi ciò che più si avverte è la genuinità della relazione che Giuseppe instaura con i soggetti dei propri film, o le persone con le quali collabora. La componente di prossimità umana è determinante per il proprio lavoro, che non può quindi mai dirsi “finito” ma in continuo rinnovamento

Giuseppe Baresi
Dipartimento
CIVICA SCUOLA
DI CINEMA
LUCHINO VISCONTI
Corso
Ripresa
Ultimo anno frequentato
1983
Professione
Filmmaker, Direttore della Fotografia e regista
Città
Milano ITALIA

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