Giona Peduzzi

Giona Peduzzi

Autore Televisivo per Mediaset, Rai, Sky e Discovery


Giona nasce nel 1980 in provincia di Como e si forma come drammaturgo alla Civica Scuola di Teatro “Paolo Grassi” di Milano e come sceneggiatore negli Stati Uniti alla “New York Film Academy” e alla Scuola di Televisione RTI (Mediaset) a Roma.

Da quasi vent’anni lavora per la televisione e oggi è uno dei più importanti autori della sua generazione. Ha lavorato con i più grandi conduttori televisivi e con le principali case di produzione per tutti i network italiani (Mediaset, Rai, Sky, Discovery).

Come Capo Progetto e Autore ha scritto reality e talent show, quiz, game, people show, emotainment e dating. Ha collaborato sia a grandi show di prima serata (Festival di Sanremo, C’è posta per te, La Corrida, Portobello) che a programmi sperimentali (ha scritto le prime edizioni italiane di Naked Attraction, Matrimonio a Prima vista e Boss in Incognito), passando dall’adattamento di grandi format internazionali (Italia’s Got Talent, Tu Si Que Vales, Temptation Island, I can do that!, This time next year, Bring the noise) alla collaborazione per la creazione di format originali (Voglio essere un mago, Una parola di troppo, Amore in quarantena, Ho qualcosa da dirti e molti altri).

Nel 2021 ha pubblicato il suo primo libro “Le strade del figlio”, romanzo di formazione e di viaggio edito da Polaris.

Giona Peduzzi
Dipartimento
CIVICA SCUOLA
DI TEATRO
PAOLO GRASSI
Corso
Drammaturgia
Ultimo anno frequentato
2002
Città
Milano ITALIA
Ricordo la prima volta che, ancora al Liceo, decisi che avrei provato ad entrare alla grandiosa Scuola “Paolo Grassi”. Ero innamorato del teatro e della scrittura e poter studiare in quel luogo per me era un sogno. In classe eravamo solo quattro studenti, otto ore al giorno, per tre anni: non ho mai scritto così tante parole come in quel periodo! Radiodrammi, monologhi, musical, copioni, sceneggiature, melologhi, canzoni, idee, appunti, battute, c’era spazio per qualsiasi forma di scrittura e la scuola incoraggiava a seguire le proprie inclinazioni. Ricordo che l’ultimo anno ebbi l’idea strampalata di scrivere un monologo interattivo da recitare singolarmente al telefono cellulare, che in quegli anni aveva appena imposto la propria dittatura. La scuola appoggiò questa pazzia, l’idea piacque e venne inserita in un Festival della città. Per dieci giorni trasformammo gli uffici della segreteria e della direzione in un centralino dove attori di tutti i corsi chiamavano al telefono chi si prenotava e recitavano loro un monologo telefonico. Avevamo insegnanti preparati, colti, appassionati ma anche professionisti e artisti che venivano a tramandare il proprio mestiere ai futuri colleghi. L’ultimo anno incontrammo anche un autore televisivo, Mauro Carli, che mi chiamò per lavorare con lui l’estate dopo il diploma all’Albero Azzurro, trasmissione RAI per bambini.
Su quei copioni capii che quello era il lavoro che volevo fare per tutta la vita.

Giona Peduzzi