Roberto Traverso

Drammaturgo e Sceneggiatore

Roberto Traverso

Drammaturgo e sceneggiatore. E’ docente di sceneggiatura allo IED e fa parte della direzione del Teatro Out Off. Tra gli altri ha lavorato con Massimo Navone, Edoardo Erba, Antonio Syxty, Lorenzo Loris, Marco Rampoldi, Antonello Grimaldi, Pasquale Marrazzo, Gianluca Fumagalli, Fabrizio Bozzetti, Claudio Bisio. Premio 7 spettacoli per un nuovo teatro del 2000 con “La seconda eclissi”; Premio Hystrio per "Scrittori per la Pace" con “Fondamentalisti” 2001; Premio Selezione Extra Candoni per “Reality Show” 2005; Premio Giovani Realtà del Teatro 2013 come miglior monologo per “FuckMe(n)” scritto con Massimo Sgorbani e Giampaolo Spinato; Finalista Premio Scintille con “Cosa ci fanno qui tutte queste donne” 2017.


Ho iniziato a scrivere per il teatro ai tempi dell’università, frequentando un corso di teatro. A dire il vero la scrittura mi ha sempre interessato, ma il teatro è arrivato dopo, conoscendolo, facendolo e soprattutto grazie al corso per Autore Teatrale della C.S. di Teatro Paolo Grassi che mi ha permesso di credere fino in fondo nella possibilità che la mia passione potesse diventare anche un lavoro.

Tra i miei primi testi un brevissimo monologo a cui tengo moltissimo: un uomo di sinistra è in crisi perché scopre di essere di destra. La testa è di sinistra, si ripete, ma il corpo no, il corpo è di destra. Un monologo che recitò Claudio Bisio per cui ho scritto agli inizi per il teatro e poi successivamente per il cinema.

Devo dire che nel mio percorso di autore ho scritto cose molto diverse cercando ogni volta qualcosa che mi definisse. La scrittura credo che sia una ricerca continua, non può che essere così. In fondo si scrive per conoscersi e per conoscere. Una volta dissi al regista Antonio Syxty, per cui ho scritto alcuni testi, che mi rincrescevo di non avere ancora uno stile di scrittura ben definito, lui mi rispose che invece il mio stile era molto riconoscibile, solo che non ne ero consapevole. Credo ora di esserne più consapevole e di aver trovato una sintesi tra la mia naturale tendenza al drammatico e uno stile di scrittura che scarta sempre nell’ironia o nel paradosso. Ma il fondo drammatico rimane. I miei personaggi sono persone in crisi, persone che hanno paura di guardarsi dentro, fingono sicurezza, ma sono fragili e insicure. Ho scritto più per personaggi femminili che non maschili, ma questo forse per un bisogno di distanziarmi, evitare la facile identificazione. “La seconda eclissi”, ad esempio, il testo messo in scena nel 2000 all’Out Off da Lorenzo Loris aveva come protagoniste due donne che per esprimere al meglio la loro femminilità si trasformavano in lupe e si davano alla macchia. I personaggi maschili, invece, sono sempre un po’ vigliacchi e infantili. Il monologo che è presente nello spettacolo “Fuckme(n)” è nato da una richiesta di un’autrice, Renata Ciaravino che ha chiesto a me, e ad altri due autori, Massimo Sgorbani e Giampaolo Spinato, di scrivere tre monologhi che riflettessero senza remore sulla figura del maschio, mentre “Cosa ci fanno qui tutte queste donne?" che ho scritto per la compagnia EvoèTeatro, è pensato per soli personaggi femminili. Maschile e femminile si alternano e a volte si confondono dentro di me. D’altronde il teatro è il luogo della scissione e della duplicità.

Roberto Traverso
Dipartimento
CIVICA SCUOLA
DI TEATRO
PAOLO GRASSI
Corso
Drammaturgia
Ultimo anno frequentato
1984
Professione
Drammaturgo e Sceneggiatore
Città
Milano ITALIA
Ricordo che ai tempi in cui io frequentai la scuola i corsi attore, regista e autore teatrale erano rigorosamente separati e questo creava delle barriere artificiali e una difficoltà a confrontarsi e conoscersi. E non nascondo che a volte ci si guardava un po’ con sufficienza o diffidenza, quasi appartenessimo a mondi differenti. E’ invece una grande occasione di arricchimento aver aperto i corsi e intrecciato i pur diversi percorsi didattici.

Roberto Traverso